In Istria, viaggio nel canestro del Mediterraneo (9) – Il richiamo della nostalgia

abbazia

C’è stato un tempo anche da queste parti. Un tempo per le ringhiere sottili, per i davanzali ricamati, per le insegne raffinate. Tutto dà l’impressione di essere già stato, mentre il resto non è che un’accidentale conseguenza. 

Non fermatevi in una giornata grigia, ad Abbazia. Altrimenti capireste che non è più tempo per bagni belle époque e cappelli a tesa larga. L’eleganza ha abbandonato da un po’ le terrazze degli hotel in stile liberty. I mocassini dilagano anche qui.

La luce del sole è un velo impalpabile che sfuma nel mare senza lasciare riflessi. I pochi bagnanti nuotano più per stanchezza che per convinzione. Sulla piastra di cemento, che scivola in acqua, sventolano mille magliette di nylon appese ai chioschi dei souvenir. 

Si inciampa sulle stelle, camminando sul lungomare di Opatija. Goran Ivanišević, Miroslav Krežla, Dražen Petrović, Kresimir Ćošić, Nikola Tesla. I turisti calpestano ignari, sportivi, scrittori, scienziati, sul marciapiede dove ad ognuno è assegnata la sua parte di nostalgia.

Persino le palme hanno perso il loro tocco di esotismo. Ondeggiano incerte al vento e si nascondo dietro ai canestri di una scuola. Sembrano l’allestimento di una festa di molto tempo fa, che qualcuno non è mai passato a ritirare. 

C’è tutto il tempo per ricordare e per dimenticare, ad Abbazia, in una delle interminabili processioni sulla strada per Rijeka.

Alessandro Tomasutti

In Istria, viaggio nel canestro del Mediterraneo (9) – continua

Note a bordo campo

Struttura: a traliccio, con sostegni incrociati alla “balcanica”

Fondo: cemento

Accesso: libero

Indirizzo: Nova Cesta, Opatija – Croazia

 

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